Il mio corpo. Rubrica salute di genere.
“Il mio corpo” è una rubrica dedicata alla salute, una cassetta postale a cui inviare la tua storia o da cui leggerne una che può tornarti utile.
Quando verso i 30 anni l’aperitivo (o le assemblee del collettivo) diventano occasioni di auto/aiuto per parlare di fibromi, mestruazioni dolorose, endometriosi, menopausa precoce, ormoni, pruriti devastanti e visite d’urgenza. Quando l’illuminazione che aspettavi a 15 anni leggendo Siddhartha ti arriva a 40 con il fatale “a saperlo prima non perdevo tempo”. Quando capisci che confrontarsi con altre donne (nate o diventate) sulla percezione del benessere può aiutarti a fare chiarezza sul rapporto con il tuo corpo e con il dolore. Quando scopri che condividere delle informazioni che a te sembrano scontate può aiutare concretamente altre donne…allora è arrivato il momento di raccontarsi e lasciare una traccia, una testimonianza.
Per questo abbiamo pensato di aprire uno spazio su questo sito per raccogliere e pubblicare la tua storia, le tue scelte. Puoi parlarci dell’incontro positivo o negativo con il sistema sanitario (italiano e non) del destreggiarsi tra una visita ginecologica e due figli a carico senza una rete familiare, di quella visita urgente a un’ora di macchina, ma a cui non sei andata perché eri senza macchina, o di quando hai scoperto dopo 10 anni di rapporti a rischio che potevi accedere al reparto delle malattie sessualmente trasmissibili gratuitamente. Di quanto sia stato importante per le tue tasche imparare a programmare le visite al consultorio, oppure di come per scaramanzia o pigrizia preferisci farti visitare solo quando stai male.
Questo spazio lo abbiamo chiamato Il mio corpo, una rubrica piccina, a cadenza mensile, ma forse preziosa per chi la leggerà e per te che scrivi, per mettere un punto, o anche solo una virgola, al tuo percorso.
Se vuoi condividere la tua storia scrivici (mettendo come oggetto Il mio corpo) e la pubblicheremo.
immagine di Elena Mistrello realizzata per ATLANTIC IS CALLING nell’ambito del nostro progetto Sve Urban Pie