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Quando il vibratore scompiglia l’ordine patriarcale

Fammi capire! Corpi e sessualità nei libri illustrati 0-18 anni.

“Fammi capire” è un viaggio attraverso la rappresentazione dei corpi e delle sessualità, l’educazione emozionale e affettiva nei libri illustrati 0-18 anni. 

Il progetto è nato nel 2016 con l’obiettivo di effettuare una rilettura critica di come i libri illustrati per l’infanzia e l’adolescenza pubblicati in Italia e all’estero trattino, e abbiano trattato in passato, il tema del corpo, delle sessualità e delle emozioni. Lo sviluppo di questo progetto, ideato da Scosse e Ottimomassimo Libreria, prevede la creazione di strumenti di formazione e autoformazione, una mostra bibliografica e di illustrazioni e la realizzazione di un documentario realizzato in collaborazione con Studio Cliché.


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Invitate da Il Progetto Alice – che svolge da anni laboratori e attività di formazione nelle scuole ed è promotore assieme a Scosse di Educare alle Differenze –  siamo andate alla tappa bolognese, inaugurata il 26 marzo 2018  in occasione di BOOM! Crescere nei libri | Bologna 22 – 31 marzo 2018. 

 

Il nome del progetto “Fammi capire” è un omaggio allo storico (e contestato) “Fammi vedere – un libro fotografico di educazione sessuale non conformista per bambini e grandi” (Savelli Editore nel 1979) scritto da Helga Fleischhauer Hardt – psichiatra tedesca – e accompagnato dalle immagini del fotografo americano Will McBride.

Il libro mostra una schietta rappresentazione di preadolescenti che scoprono ed esplorano la loro sessualità, una galleria fotografica in bianco e nero di corpi nudi visti attraverso gli occhi di un maschio e una femmina che osservano il mondo della sessualità. Il libro pubblicato in Germania nel 1974 con il titolo Zeig Mal ! e tradotto anche per il mercato americano fu aspramente criticato.  Tra il 1975 e 1976, le accuse di oscenità furono intentate contro l’editore dai pubblici ministeri del Massachusetts, del New Hampshire, dell’Oklahoma e di Toronto in Canada

La seconda edizione del 1990 , sempre pubblicata in Germania, include, tra le altre aggiunte, una discussione sull’epidemia di AIDS.  

 

Il progetto “Fammi capire” sarà in tour per l’Italia con una mostra  in cui accanto ai libri della bibiografia ragionata saranno esposte le tavole originali di illustratori e illustratrici che, a sostegno del progetto – interamente autofinanziato – hanno reinterpretato con il loro segno la copertina italiana realizzata da Emma Politi per l’edizione italiana “Fammi vedere”.  

La copertina rappresenta una coppia di bambini, un maschio e una femmina, mentre si nutrono del frutto del peccato (la mela) in un giardino/eden da cui fanno capolino coppie di animali utilizzati nelle metafore sessuali e riproduttive: conigli, ricci, farfalle, l’immancabile ape e due colombe simbolo ideale oltre che della pace anche della fedeltà coniugale e del matrimonio. Se non erro si intravede anche uno scoiattolo e una lumaca (simbolo del slowsex?).

Tra le illustratrici e gli illustratori: Ricard Aranda, Elena Baboni, Daniela Berti, Silvia Cabestany, Andrea Calisi, Susanna Campana, Cecilia Campironi, Mook, Fabrizio Di Baldo, Massimiliano di Lauro, Vittoria Facchini, Fausto Gilberti, Coco Guzman. 

La selezione bibliografica (che potete scaricare qui) in un colpo d’occhio rende l’idea di una tendenza tutta illustrativa. Difatti, salvo pochissimi titoli, i progetti editoriali rivolti a preadolescenti e adolescenti hanno delegato all’illustrazione o al fumetto il compito della rappresentazione visiva della sessualità e dei corpi.

Questa tendenza “illustrativa” risponde alle indicazione del comparto commerciale, non solo per la rinnovata attenzione del pubblico verso l’illustrazione, ma anche per evitare la seccatura di essere accusati di “oscenità” e distribuzione di contenuti pedo-pornografici come successo all’editore di Zeig Mal!.

Il desiderio di guardare corpi “veri” per confrontarsi sulle differenze non solo del maschile e femminile, ma del colore e della texture della pelle, delle dimensioni e delle forme dei sederi, rimane quindi inascoltato nello spazio pubblico e ricondotto nel privato, magari su you porn.


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Il progetto Fammi Capire risulta quindi necessario, perché a livello metodologico utilizza i focus group (le conversazioni) tra soggetti diversi per generi e generazioni  con lo scopo di individuare buone pratiche e criticità nell’affrontare il tema del corpo e dei diversi modi di vivere la sessualità e il piacere, partendo da punti di vista molto diversi tra di loro ma mantenendo il minimo comune denominatore dato dalla presenza, in ogni conversazione, dei libri illustrati della bibliografia.

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