Francesca Dimasi, che non si dà mai per vinta, nasce… in un freddo venerdì del
dicembre 1983 nella ex-Germania Ovest (Renania Settentrionale). All’età di due
anni, causa le condizioni atmosferiche avverse, si trasferisce nel Bel Paese…o quello
che le avevano detto essere un bel Paese. A sette anni l’incontro che le ha cambiato
la vita: Barry Lyndon! È lì che decise che l’unico padrone che venne al mondo per
servire sarebbe stato Le Cinemà. Ma di recitazione neanche a parlarne nonostante
grazia e bellezza non le mancavano. Passò in rassegna le molte attività che il cinema
riserva, ma nulla… non era buona a montare, non era buona a fotografare, non
aveva abbastanza soldi per produrre e allora disse: “Massì…perché no …scriviamo!
Sceneggiature? Neanche per sogno. Brevi recensioni sfigate con tanto di stelline
di gradimento? Mannò! Ecco l’idea fulminante: analisi…sì analisi del film! A tutto il
mondo conosciuto interesserà sapere che cosa Lynch avrà voluto dire…no?”. E da
allora daje di Ermeneutica, Semiotica, Storia del cinema 1, 2, 3, 4… fino a quando
arrivò la tanto agognata laurea, perché un laureato conta più di un cantante!
Idoneità al dottorato di ricerca (di vincerlo non ne vuol sapere), redazione anteprime
e interviste agli autori per Detour, rubrica personale sull’Isoladelcinema.it, interventi
su Karasciò, vincitrice della prima edizione internazionale del contest Young and
Innocent, collaboratore presso Effettonotteonline, pubblicazione prevista entro il
2012 su Filmcritica, rivista dell’ SNCC.
Dimentico nulla? Ah sì! Nel 2012 incontra le Betty, partecipa al progetto CAAMS
Espinho e di ritorno dal Portogallo conta d trasferirsi a casa di una delle due, deve
solo decidere quale…